Page 2777 - Shakespeare - Vol. 1
P. 2777

del signor delle acque, Nettuno, è ora sommersa di vergogna,
 inzaccherata d’inchiostro, impastoiata da infami scartoffie.
 Quell’Inghilterra usa a asservire gli altri
 è ignobilmente ridotta a asservire se stessa.
 Ah, se almeno lo scandalo si spegnesse con me!
 Con quanta letizia vivrei la mia morte imminente!

Y ORK

 Arriva il Re. Usate riguardo alla sua giovane età:
 i puledri focosi son tanto più ombrosi, se li trattano male.

      Entrano il Re, la Regina, Aumerle, Bushy, Green, Bagot, Ross e
                                     Willoughby. 27

REGINA

 Come sta il nostro nobile zio Lancaster?

RICCARDO

 Che si dice, amico? Che dice il buon vecchio Gaunt?

GAUNT

 Oh, il mio nome si addice alla mia condizione! 28
 Vecchio Gaunt davvero, un vecchio guanto malconcio!
 Dentro di me il dolore si macera in ingrato digiuno,
 e chi dalla carne si astiene non ne esce malconcio?
 Per troppo tempo ho vegliato sull’Inghilterra dormiente:
 le veglie ti fanno malconcio - come un guanto malconcio.
 La gratificazione di cui si nutrono gli altri padri
 a me è strettamente interdetta - intendo, la vista dei figli -
 ed è con questa astinenza che tu mi hai reso malconcio.
 Mi hai conciato per la tomba, che calza Gaunt come un guanto,
 un vuoto ricettacolo, la pelle per queste mie ossa.

RICCARDO

 Può mai un infermo fare arzigogoli sul proprio nome?

GAUNT

 No, ma l’infelicità è felice di prendersi in giro.
 Poiché tu vuoi assassinare, in me, il mio buon nome,
 io prendo in giro il mio nome, gran Re, per farti piacere.
   2772   2773   2774   2775   2776   2777   2778   2779   2780   2781   2782