Page 2614 - Shakespeare - Vol. 1
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T ESEO

 E noi lo sentiremo.

FILOST RAT O

 Ma no, nobil signore! Non è roba per voi. Sono stato ad ascoltarlo,
 e non val nulla, proprio nulla al mondo.
 A meno che non troviate sollazzo nei loro propositi,
 condotti con sforzi esagerati e tante pene crudeli,
 di rendervi omaggio.

T ESEO

                Voglio ascoltare il dramma.
 Non può esserci alcun male
 in cosa fatta con sincerità e con zelo.
 Suvvia, portatemeli qui. E voi, dame, prendete i vostri posti.

                                                                           (Esce Filostrato.)

IPPOLIT A

 Mi duole veder sopraffatti dei poveri inetti,
 e lo zelo crollare nell’esercizio del dovere.

T ESEO

 Ma tu, diletta mia, non vedrai niente di questo.

IPPOLIT A

 Filostrato ha detto che non valgono nulla in queste cose.

T ESEO

 E per un”nulla” vieppiù cortesi saremo a ringraziarli.
 Il nostro divertimento sarà nell’intender ciò ch’è stato frainteso.
 E ciò che un misero zelo non riesce a fare, l’animo nobile
 giudicherà in virtù dell’impegno, e non del merito.
 Ovunque io sia andato, grandi eruditi hanno inteso
 salutarmi con complimenti premeditati.
 Ed io li ho visti tremare e impallidire,
 fermarsi nel bel mezzo del discorso,
 strozzar dalla paura le lor studiate parole nella gola,
 e infine, perder la favella e ammutolire
 senza potermi dare il benvenuto. Credimi, amore mio,
 in quel silenzio io seppi cogliere il saluto
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