Page 2613 - Shakespeare - Vol. 1
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“La Battaglia dei Centauri, cantata
     da un eunuco ateniese sopra l’arpa”?
     Ma no, l’ho già narrata all’amor mio
     in onor d’Ercole, mio illustre parente. 99
(Legge.)
     “Il Tumulto delle Ebbre Baccanti,
     che furibonde dilaniano il Tracio Cantore”? 100
     Vecchio dramma, che fu rappresentato
     quando tornai da Tebe, vincitore.
(Legge.)
     “Le Muse tre volte tre che piangono
     la morte del Sapere mendico, recentemente scomparso”? 101
     È certo un’aspra satira pungente
     che non s’addice al giubilo nuziale.
(Legge.)
     “Breve scena tediosa del giovane Piramo
     e di Tisbe, amor suo, tragicissimo spasso”?
     Dramma spassoso e tragico? Tedioso e breve?
     È ghiaccio caldo, e neve in piena estate!
     Come trovare accordo in un tal disaccordo?

     FILOST RAT O

     Sire, la lunghezza del dramma è solo dieci parole.
     È lo spettacolo più corto ch’io conosca.
     Ma dieci parole son financo troppe...
     il che lo fa tedioso. In tutto il dramma
     non c’è una sola parola che s’addica, o adatto un solo attore.
     E tragico, mio nobile signore, esso pur è,
     ché Piramo s’uccide. E devo confessare
     che, alle prove, mi si bagnaron gli occhi.
     Mai lacrime più gioiose piovvero giù
     dagli scoppi sonori delle risa.

     T ESEO

     Chi sono dunque, Filostrato, gli attori?

     FILOST RAT O

     Gente dalle mani incallite, lavoratori d’Atene,
     che non han mai faticato col cervello,
     e adesso han messo a dura prova le lor memorie inesperte
     con questo dramma per le vostre nozze.
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