Page 2593 - Shakespeare - Vol. 1
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Ed ora, se tu mi lasci andare,
ad Atene riporterò la mia passione;
e mai più t’inseguirò. Lascia ch’io vada!
E vedi quanto son semplice e sciocchina.
ERMIA
E allora vattene via di qui! Forse qualcuno ti trattiene?
ELENA
Sì, un cuore stolto che lascio qui alle mie spalle.
ERMIA
Che cosa? Lo lasci a Lisandro?
ELENA
No, a Demetrio!
LISANDRO
Elena, non temere. Ella non ti farà alcun male.
DEMET RIO
Ah, questo no! Anche se voi, messere, prenderete la sua parte.
ELENA
Ohimè, quando s’arrabbia divien maligna e astuta.
Era una peste quando andavamo a scuola.
E sebbene sia piccina, è tutta pepe...
ERMIA
E dài con quel “piccina”! Con quel “bassa” e “piccina”!
E voi perché le permettete d’insultarmi così?
Lasciate che l’agguanti!
LISANDRO
Sparisci, nanerottola!
Minuscolo scarto, satura d’inceppante sanguinella, 72
acino, ghianda!
DEMET RIO

