Page 2585 - Shakespeare - Vol. 1
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Dio che pagliacci son questi mortali!

OBERON

        Stai in disparte. Il loro clamore
        desterà Demetrio.

DEMONE

        Ad un’unica fanciulla
        ora in due faran la corte.
        Questo sì ch’è un bello spasso!
        Delle cose vado matto
        quando vanno alla rovescia!

                                              (Si tengono in disparte.)

        Entrano Lisandro ed Elena.

LISANDRO

 Ma perché vuoi tu pensare che per burla ti corteggio!
 Scherno e derisione non si manifestano in lacrime.
 Vedi com’io piango mentre ti giuro amore!
 Fin dal lor nascere sincerità contrassegna i voti miei.
 Come posson questi sentimenti a te sembrar dileggio
 se il segno della fedeltà portano impresso? 61

ELENA

 Sempre più manifesti la tua ingegnosità nella menzogna.
 La fede che uccide un’altra fede è insieme santa e diabolica guerra! 62
 Questi tuoi voti son per Ermia. E vorresti ripudiarla?
 Un voto contro un altro perdono peso entrambi.
 I tuoi voti per lei, e i tuoi per me, posati sulla stessa bilancia,
 divengono entrambi leggeri come vane parole.

LISANDRO

 Non avevo giudizio quando le giuravo amore.

ELENA

 E neppur ce l’hai ora a ripudiarla.

LISANDRO

 Demetrio l’ama, e più non ama te.
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