Page 2562 - Shakespeare - Vol. 1
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Trovami quel fiore. Un dì te ne mostrai la pianta.          (Esce.)
 Il succo suo, stillato su ciglia dormenti,
 farà uomo o donna delirar d’amore
 per qualsiasi creatura il loro occhio contempli.
 Trovami quella pianta, e torna subito qui
 prima che il leviatano nuoti una lega. 32

DEMONE

 Avvolgerò un nastro attorno al mondo 33
 in quaranta minuti.

OBERON

                Quando avrò questo succo,
 sorprenderò Titania mentre dorme,
 e sulle ciglia sue stillerò l’umore.
 Ciò ch’ella vedrà al suo risveglio
 (leone, orso, o lupo o toro,
 impacciosa bertuccia, o inquieto babbuino)
 dovrà corrergli appresso per impulso d’amore.
 E prima ch’io disincanti l’occhio suo
 (e con erba diversa 34 mi sarà agevole farlo)
 ella sarà costretta a cedermi il suo paggio.
 Ma chi viene? Io sono invisibile;
 origlierò da qui ciò che essi dicono.

                         Entra Demetrio inseguito da Elena.

DEMET RIO

 Io non t’amo; e perciò non inseguirmi.
 Dov’è Lisandro? Dov’è la bella Ermia?
 Io ucciderò lui, ma lei sta uccidendo me.
 Dicesti che son fuggiti in questa selva selvaggia,
 ed io son preda d’un selvaggio furore
 perché non trovo la mia Ermia.
 Dunque, vattene via di qui, e smetti d’inseguirmi!

ELENA

 Tu m’attrai, duro cuor di calamita.
 Ma ciò che attiri non è ferro volgare ché questo cuore
 è puro come acciaio. Sospendi la tua forza d’attrazione
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