Page 2531 - Shakespeare - Vol. 1
P. 2531
era la registrazione corporativa della stessa Compagnia teatrale cui era
associato l’autore, i Lord Chamberlain’s Men. Il Ciambellano era Lord
Hundson. Il testo è condotto con quasi assoluta certezza su un manoscritto
autografo, in redazione definitiva - o sulla copia personale del
drammaturgo (foul papers) o sulla “bella copia” che in genere gli autori di
teatro consegnavano ai teatranti. Certe forme grafiche sono attribuibili allo
stile grafico peculiare di Shakespeare. È da escludere che si tratti - come
talvolta accadeva - del copione usato dal suggeritore (prompt-book)
perché le didascalie sceniche sono scarse e del tutto insufficienti per le
esigenze di una rappresentazione. Anche la persistenza di certi palesi errori
d’autore - come l’entrata in scena del Demone e di Oberon all’inizio
dell’Atto III, ii, invece che al verso 3 - che sarebbero stati corretti dal
capocomico - lo dimostrano. Diciannove anni più tardi fu pubblicato un
secondo in-quarto (Q2), con falsa data, 1600. Si tratta di una ristampa del
Q1 priva dunque di autorità, che offre soltanto qualche banale
emendamento di errori tipografici, oltre ad aggiungerne di propri. Il famoso
in-folio (F) del 1623, Mr. William Shakespeare, Comedies, Histories &
Tragedies, curato da John Heminges e Henry Condell, due attori amici del
drammaturgo, ebbe come fonte il Q2, però con qualche sostanziale
cambiamento e l’aggiunta di circa una trentina di didascalie sceniche.
Dunque il Q1 va considerato il testo più autorevole, ed è naturalmente
quello che ho scelto per la traduzione (nella edizione moderna della Arden
Shakespeare curata da Harold F. Brooks, London, Methuen & Co., 1979).
La data di composizione del Midsummer Night’s Dream pone meno
problemi di quanti ne siano in genere sollevati dai primi drammi di
Shakespeare, perché la commedia è con quasi assoluta certezza legata
all’occasione di un importante sposalizio nobiliare, e perché i tratti peculiari
dello stile riconducono decisamente ad altre opere che Shakespeare
compose fra gli anni 1594 e 1597. Tutto fa pensare che la commedia si
collochi fra il Romeo and Juliet (1595-96) e The Merchant of Venice (1596-
97).
Per i suoi contenuti sponsali e per il suo finale imeneico essa ha, come
dicevo, l’aspetto di un dramma facente parte di un qualche festeggiamento
di nozze, anche se non è facile stabilire di quale importante matrimonio si
tratti fra quelli che ebbero luogo in quegli anni. Molti studiosi hanno
pensato alle nozze di Elizabeth Vere con William conte di Derby,
solennemente celebrate a Greenwich, dove risiedeva provvisoriamente la
Corte, il 26 gennaio del 1595; ma altri hanno proposto che si tratti, invece,
del matrimonio di Elizabeth Carey e di Thomas, figlio di Henry, Lord
Berkeley, stretto il 19 febbraio del 1596 a Blackfriars. Per entrambe le

