Page 2521 - Shakespeare - Vol. 1
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Osservazioni: di nuovo viene stregato Lisandro, mediante
controstregoneria. Rimane stregato Demetrio. Risoluzione in assoluta
armonia della combinatoria del quartetto. Tutti gli amori sono ricambiati. I
due accoppiamenti comportano unione di opposti caratteriali. Ermia si
pacifica con Elena. Demetrio si riconcilia con Lisandro.
È con quest’ultima situazione che si chiude la vicenda dei quattro amanti.
L’ostacolo del senex viene superato. Ha trionfato l’amore.
Il gioco simmetrico delle combinatorie ha come connotazione evidente la
natura, appunto ludica, di questo sconsiderato affetto giovanile, nella sua
stagione impulsiva e folle. Ma anche contiene, a bene osservare, una
bonaria ironia nei confronti degli stravolgimenti operati dal solstizio. Se
poniamo mente agli antefatti dell’azione, ci accorgiamo che la fase finale
delle trasformazioni non fa altro che ricostituire quella che era in realtà la
fase primaria. Si ricorderà che Demetrio aveva amato Elena prima di
trasferire le sue attenzioni su Ermia. Quindi, in effetti, nulla è accaduto.
Semplicemente i giovani hanno subìto gli influssi di questa follia stagionale,
la quale agisce mediante influenze siderali e in pericolosa collaborazione
con il mondo degli spiriti, delle forze segrete della Natura.
Si può dunque concludere che il modello trasformazionale complessivo è
ancora:
A?B?A
ove B rappresenta, appunto, il momento transitorio della “confusione”
rispetto all’“ordine” (A).
Al rigore geometrico del meccanismo combinatorio di questo quartetto
sentimentale fa riscontro un linguaggio fortemente formalizzato; esso
stesso, in un certo senso, geometrico. La classe sociale cui appartengono i
quattro amanti è quella dei nobili; perciò il linguaggio che li caratterizza e
l’eloquio gentile, ricercato, prezioso, ricco di antitesi e di parallelismi.

