Page 2354 - Shakespeare - Vol. 1
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Siamo a prova di ridicolo, sire. Ed è buona politica
     avere almeno una farsa più brutta di quella del Re e compagnia.

     RE

     Ti dico: non farli venire, via.

     PRINCIPESSA

     Ma no, mio buon signore, per stavolta fatevi vincere.
     Diverte di più chi meno sa divertire -
     quando lo zelo tenta di contentarvi, e nello zelo
     di chi presenta, muore tutto ciò che v’è dentro;
     allora una forma confusa prende più forma nell’allegria,
     mentre cose più alte abortiscono con fatica.

     BEROWNE

     Perfetta descrizione del nostro spasso, signore mio.

                                         Entra Armado. 55

     ARMADO

Unto del Signore, t’imploro di tanto dispendio del tuo dolce fiato sovrano,
quanto ne basti a emettere un mucchietto di parole.

                                                           Armado e il Re parlano a parte.

     PRINCIPESSA

Ma costui crede in Dio?

     BEROWNE

Perché lo chiedete?

     PRINCIPESSA

Non parla come un uomo fatto da Dio.

     ARMADO

È tutta la stessa cosa, o dolce mio monarca di miele; dacché ti fò sicuro
che il maestro di scuola è uomo superlativamente fantastico; troppo,
troppo vano; troppo, troppo vano; ma ci rimetteremo, come si dice, alla
fortuna de la guerra.

                                                                             Dà al Re un foglio.
Auguro a voi la pace dello spirito, o regalissima accoppiata.
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