Page 2352 - Shakespeare - Vol. 1
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Non scherzate con lei scambiandovi l’occhiolino?
Non vi piazzate apposta tra il suo dorso e il camino,
con il vassoio in mano, scompisciandovi per le risa?
Avete fregato il paggio - v’è concesso questo ed altro;
crepate quando volete, una sottana farà da sudario.
Mi fissate ghignando? Avete l’occhiata piatta
che può ferire un uomo come una spada di latta.
BOY ET
Che bella galoppata! Che rincorsa per un bell’urto!
BEROWNE
Ma guardatelo! Lancia in resta! Basta, per me ho chiuso.
Entra Melacotta.
Benvenuto, spirito eletto! Interrompi una bella baruffa.
MELACOT T A
Ah Patreterno, capo, loro vogliono sapere
se i tre Magni devono incedere, oppure non devono incedere.
BEROWNE
Ma come, son solo tre?
MELACOT T A
None, la cosa è fina davera:
ciascheduno di noialtri ne sfarà tre nella recita.
BEROWNE
E tre per tre fa nove.
MELACOT T A
No per nisba, principale.
Non l’è minga così, io spero - correggete se dico male.
Non ci potete coglionare, ma scherziamo, caro messere,
noi sappiamo ciò che sappiamo. Io, messere, spero bene
che tre volte tre volte, capo...
BEROWNE
Non fa nove?

