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che in modi assai garbati ti rimprovera i dadi
a tavola reale. Ti sa cantare, inoltre,
molto mediocremente con vocina di tenore,
e come cerimoniere non teme competizione.
Le donne lo chiaman tesoro, e pure le scale, vedi,
quando lui le calpesta gli van sbaciucchiando i piedi.
Insomma è il fior de’ fiori che sorride a ogni persona
per mostrare i denti bianchi come l’osso della balena,
ed ognuno che debitore verso di lui non vuol decedere
lo ripaga chiamandolo ‘Boyet bocca di miele’.
RE
Gli venga una vescica su quella lingua di miele
che al paggio di Armado ha dato le traveggole!
Entrano la Principessa, Rosalina, Maria e Caterina, che si sono tolte le
maschere e scambiati i regali, e con loro Boyet.
BEROWNE
Rieccolo! O Bel Garbo, che cosa tu eri allora
quando costui non ti mostrava, e cosa mai sei ora?
RE
Ogni salute piova su te, bella signora,
e una splendida giornata!
PRINCIPESSA
Splendida? Brutta se piove.
RE
Chiosate meglio il mio dire, se la vostra mente può.
PRINCIPESSA
Allora un augurio migliore; licenza ve ne do.
RE
Siamo venuti a trovarvi ed intendiamo
condurvi alla corte. Se vi degnate, andiamo.
PRINCIPESSA

