Page 2345 - Shakespeare - Vol. 1
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che in modi assai garbati ti rimprovera i dadi
 a tavola reale. Ti sa cantare, inoltre,
 molto mediocremente con vocina di tenore,
 e come cerimoniere non teme competizione.
 Le donne lo chiaman tesoro, e pure le scale, vedi,
 quando lui le calpesta gli van sbaciucchiando i piedi.
 Insomma è il fior de’ fiori che sorride a ogni persona
 per mostrare i denti bianchi come l’osso della balena,
 ed ognuno che debitore verso di lui non vuol decedere
 lo ripaga chiamandolo ‘Boyet bocca di miele’.

RE

 Gli venga una vescica su quella lingua di miele
 che al paggio di Armado ha dato le traveggole!

 Entrano la Principessa, Rosalina, Maria e Caterina, che si sono tolte le
              maschere e scambiati i regali, e con loro Boyet.

BEROWNE

 Rieccolo! O Bel Garbo, che cosa tu eri allora
 quando costui non ti mostrava, e cosa mai sei ora?

RE

 Ogni salute piova su te, bella signora,
                e una splendida giornata!

PRINCIPESSA

                Splendida? Brutta se piove.

RE

 Chiosate meglio il mio dire, se la vostra mente può.

PRINCIPESSA

                Allora un augurio migliore; licenza ve ne do.

RE

 Siamo venuti a trovarvi ed intendiamo
                condurvi alla corte. Se vi degnate, andiamo.

PRINCIPESSA
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