Page 2341 - Shakespeare - Vol. 1
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LONGAVILLE
Attenta a non farvi male con questi lazzi acuminati.
Darete le corna, casta signora? Vi prego, non lo fate.
CAT ERINA
Allora morite da vitello, avanti che siano spuntate.
LONGAVILLE
Sì, ma prima vo’ dirvi a parte una singola paroletta.
CAT ERINA
Allora muggite piano piano, che il macellaio non vi senta.
Parlano a parte.
BOY ET
Lingue pizzute di giovinette sanno farsi così taglienti
come un filo di rasoio, ch’è invisibile,
e spezza un capellino troppo piccolo per vederlo;
oltre il senso dei sensi, è proprio così sensibile
la loro conversazione. Il loro spirito ha penne
più svelte di frecce, vento, proietti, pensiero o cose più svelte.
ROSALINA
Non una parola di più ragazze! Via, andiamo via!
BEROWNE
Perdio, siamo scorticati senza toccare ferita,
a forza di pura beffa!
RE
Addio, ragazze matte!
Le vostre doti di spirito son davvero piatte piatte.
Escono il Re, i baroni e i mori.
PRINCIPESSA
Venti volte salute, miei moscoviti ben gelati.
È questo il vivaio di gente arguta ch’è così rinomato?
BOY ET
Mi sembrano candeloni spenti dai vostri dolci fiati.

