Page 2331 - Shakespeare - Vol. 1
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PRINCIPESSA

 Nessuno è preda più certa, una volta abbindolato,
 d’un uomo di mente fina ch’è ridotto a fare il matto.
 Covata dalla saggezza la follia
 ha l’aiuto dell’istruzione, della scienza la garanzia,
 e l’arguzia aggiunge grazia alla colta sua pazzia.

ROSALINA

 Vero, il sangue giovane non brucia con tanto eccesso
 come quello d’un uomo fatto che si piega al gioco de’ sensi.

MARIA

 Sì, la follia de’ folli non ha stigma così forte
 come quella d’un uomo saggio se il suo senno gli perde colpi,
 perché quest’ultima, vedete, mette tutta la sua energia
 a dimostrarvi con l’ingegno il valore della follia.

                                        Entra Boyet.

PRINCIPESSA

 Ecco arrivare Boyet, la faccia tutta allegra.

BOY ET

 Ah, io schiatto dal ridere! Dov’è la Principessa?

PRINCIPESSA

 Che c’è, Boyet?

BOY ET

                All’erta, signora mia, all’erta!
 All’armi, ragazze, all’armi! Si trama un vero assalto
 contro la vostra pace. S’avvicina l’Amore in maschera,
 armato di parlantina. Vuole prendervi di sorpresa.
 Chiamate a raccolta l’ingegno, preparatevi alla difesa,
 o celate le teste da vili e scappate da qui alla svelta.

PRINCIPESSA

 San Dionigi contro Cupido! Chi sarebbero sti signori
 che ci attaccano con il fiato? Parla, parla, esploratore.
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