Page 2286 - Shakespeare - Vol. 1
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Vediamo sto anvuà: l’è grasso - e pure l’oca l’è grassa.

     ARMADO

     Venite, venite qua. La discussione com’è cominciata?

     BRUSCOLINO

     Dicendo che ’na melacotta s’era sbucciata la fiancata.
     E poi avete chiesto l’envoy.

     MELACOT T A

Esatto, ed io v’ho chiesto il decotto di petacciola - la discussione s’è
avviata in questa maniera; appoi fece seguito sto minuzzolo col suo anvuà
bell’e grasso, e l’oca che vi siete comprata - e l’è qua che v’ha buggerato.

     ARMADO

Ma spiegami un po’, com’è che ha fatto la melacotta ad acciaccarsi uno
stinco?

     BRUSCOLINO

Mò ve lo spiego con chiarezza e senso.

     MELACOT T A

Ma va là, moscerino, tu non lo senti mica il bruciore che sento io. Lo dico io
l’anvuà:

     Io Melacotta, correndo fuori mentre che stavo dentro tranquillo
     ho inciampato sulla soglia e mi son mezzo rotto lo stinco.

     ARMADO

Bene, figlioli, di questa materia non ne parliamo più.

     MELACOT T A

Finché non ci sarà altra materia nel mio stinco.

     ARMADO

Animo, sù, Melacotta, che ora ti affrancherò.

     MELACOT T A

Forza, maritatemi con una certa Franca! Però mi par d’annusare qualche
anvuà, qualche ochetta che ci cova drento. 23
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