Page 2271 - Shakespeare - Vol. 1
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che studiano. Lo chiamano Bruno, 15
ma un uomo più gioviale, dentro i limiti
d’un’allegria decente, non mi ha mai
intrattenuta un’ora a conversare.
L’occhio gli dà lo spunto per l’arguzia,
ché ogni oggetto che l’occhio coglie, l’altra
lo volta in uno scherzo esilarante
che, svolgendo l’idea, la sua lingua garbata
rende in parole così giuste e amabili,
che i grandi, per sentirlo, trascurano gl’impegni,
e l’udito dei giovani resta tutto incantato,
così dolce e fluente è il suo parlare.
PRINCIPESSA
Dio benedica le mie damigelle!
Son tutte innamorate, forse, che ciascuna
ha addobbato il suo uomo di sì tanti
fastosi ornati di lode?
PRIMO BARONE
Ecco, torna Boyet.
Entra Boyet.
PRINCIPESSA
Dunque ci si riceve, monsignore?
BOY ET
Navarra già sapeva del vostro arrivo, e lui
e i compagni di voto erano già sul punto
di venire a incontrarvi, mia nobile signora,
prima ch’io li vedessi. Ma, per domine,
ecco quanto ho appurato: è sua intenzione
di lasciarvi attendata qui sui prati,
come chi venga ad assediar la corte,
piuttosto che cercare una qualche dispensa
dal voto, per ricevervi nella reggia deserta.
Eccolo qua, il Navarra.
Entrano il Re, Berowne, Longaville e Dumaine.

