Page 2268 - Shakespeare - Vol. 1
P. 2268

ATTO II 14 EN

                                 Scena I EN

 Entrano la Principessa di Francia, Rosalina, Maria e Caterina, con Boyet
                           e altri due baroni del seguito.

BOY ET

 Signora, convocate ora i migliori
 spiriti che v’assistono. Pensate
 quale persona vostro padre manda,
 a chi la manda, e con quale ambasciata:
 voi, agli occhi del mondo fanciulla senza eguali,
 per negoziare con il solo erede
 d’ogni umana virtù, l’impareggiato
 re di Navarra; ed il vostro argomento
 niente di men che l’Aquitania, dote
 degna d’una regina. Siate ora generosa
 di tutta questa vostra rara grazia
 come Natura fu nel farla rara
 quando ne deprivò quant’altri al mondo
 per riversarla, prodiga, in voi sola.

PRINCIPESSA

 Mio buon Boyet, la mia beltà è modesta,
 epperò non le servono gli svolazzi lucenti
 di questa vostra lode. La bellezza
 è comprata dall’occhio che la giudica,
 non viene offerta in vile parlamento
 di lingue bottegaie. Io sono meno fiera
 nel sentirvi cantare le mie lodi
 di quanto voi non siate assai voglioso
 d’esser stimato saggio nello spendere
 il vostro ingegno per lodare il mio.
 Ma ora, a chi m’insegna cosa fare,
 do da fare qualcosa. Certo non siete ignaro,
   2263   2264   2265   2266   2267   2268   2269   2270   2271   2272   2273