Page 2097 - Shakespeare - Vol. 1
P. 2097

di trovarne un altro che rassomiglia a te,
 mio buono Stupro, pugnalalo: è uno stupratore.
 Tu vai con loro: nella corte dell’imperatore
 c’è una regina accompagnata da un Moro;
 ben la riconoscerai dal tuo stesso aspetto,
 perché da capo a piedi rassomiglia a te;
 ti prego, da’ loro morte violenta;
 loro sono stati violenti con me e con i miei.

T AMORA

 Ci hai istruiti bene, lo faremo.
 Ma ti piaccia, buon Andronico, mandare
 a chiamare Lucio, il tuo tre volte prode figlio,
 che guida contro Roma una banda di bellicosi Goti,
 e invitalo a venire a casa tua per un banchetto;
 quando sarà qui, alla tua festa solenne,
 io vi condurrò l’imperatrice e i suoi figli,
 l’imperatore stesso e tutti i tuoi nemici,
 e alla tua mercé dovranno chinarsi e inginocchiarsi,
 e su di loro tu sfogherai il tuo cuore irato.
 Che dice Andronico di questo progetto?

TITO

 Marco, fratello, è il triste Tito che ti chiama.

                                        Entra Marco.

 Va’, gentile Marco, da tuo nipote Lucio;
 dovrai cercarlo fra i Goti.
 Digli di ritornare da me e portare con sé
 alcuni dei più alti principi goti;
 digli di far campo sul posto;
 digli che l’imperatore e anche l’imperatrice
 banchetteranno a casa mia, e lui con loro.
 Fa’ questo per amor mio; e così faccia lui,
 se gli sta a cuore la vita del suo vecchio padre.

MARCO

 Lo farò e ritornerò subito.

                                                       Esce.
   2092   2093   2094   2095   2096   2097   2098   2099   2100   2101   2102