Page 2095 - Shakespeare - Vol. 1
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pugnalali, o stritolali sotto le ruote del tuo carro, Esce.
e allora io verrò da te e sarò il tuo cocchiere,
e con te andrò turbinando intorno al globo.
Procurati due adatti palafreni, neri come il giaietto,
che tirino via veloci il tuo carro vendicatore
e scoprano gli assassini nelle loro colpevoli caverne.
E quando il tuo carro sarà carico delle loro teste,
io smonterò e a lato delle ruote,
come un valletto servile, trotterò tutto il giorno,
da quando Iperione 267 si leva a oriente
fino al suo precipitare dentro il mare;
e giorno dopo giorno lo eseguirò questo compito pesante,
purché tu distrugga Stupro e Assassinio, lì.
T AMORA
Questi sono i miei ministri e vengono con me.
TITO
Sono questi i tuoi ministri? e come si chiamano?
T AMORA
Stupro e Assassinio, chiamati così
perché fanno vendetta sugli autori di tali delitti.
TITO
Buon Dio, come somigliano ai figli dell’imperatrice,
e tu all’imperatrice: ma noi uomini di questo mondo
abbiamo occhi miseri, folli, fallaci.
O dolce Vendetta, ora io vengo a te,
e se ti basta la stretta di un solo braccio,
ti abbraccerò con quello fra un momento.
T AMORA
Questo suo acconsentire 268 si addice alla sua pazzia.
Qualunque cosa io inventi per nutrire i suoi umori malati,
sostenetela e confermatela nei vostri discorsi,
perché ora egli mi tiene certamente per Vendetta.
Convinto com’è di questa folle idea,
lo spingerò a chiamare suo figlio Lucio;