Page 2093 - Shakespeare - Vol. 1
P. 2093
[PRIMO] GOTO
Che dice il nostro generale?
LUCIO
Emilio, l’imperatore consegni i suoi pegni
a mio padre e a mio zio Marco,
e noi verremo. In marcia.
Fanfara. Escono.
Scena II EN
Entrano Tamora e i suoi due figli, travestiti. 262
T AMORA
Così, in questo strano e tetro 263 abbigliamento,
mi incontrerò con Andronico
e gli dirò che sono Vendetta, mandata da là sotto
a unirmi a lui per riparare i suoi atroci torti.
Bussate al suo studio, dove dicono che si chiude
a ruminare strane trame di vendetta feroce;
ditegli che Vendetta è venuta a unirsi a lui
e a operare distruzione sui suoi nemici.
Bussano, e Tito apre la porta dello studio. 264
TITO
Chi è che molesta la mia meditazione?
È un trucco per farmi aprir la porta
così che le mie tetre risoluzioni volino via
e tutto il mio studio non vada a nessun effetto?
V’ingannate, perché ciò che intendo fare,
guardate, in righe di sangue l’ho messo giù,
e quel che è scritto sarà eseguito.
T AMORA
Tito, sono venuta a parlare con te.
TITO
No, non una parola. Come posso dar grazia al mio discorso
se mi manca una mano per aiutarmi con i gesti? 265