Page 2085 - Shakespeare - Vol. 1
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Che notizie hai, Emilio?
EMILIO
Armatevi miei signori! Mai Roma ne ebbe più bisogno.
I Goti sono scesi in campo, e con un esercito 227
di uomini ben risoluti, avidi di bottino,
marciano da questa parte a tutta forza, sotto la guida
di Lucio, il figlio del vecchio Andronico,
che minaccia, nel compiere la sua vendetta,
di fare non meno di quanto fece Coriolano. 228
SAT URNINO
È il bellicoso Lucio il generale dei Goti?
Questa notizia mi gela, e piego la testa
come i fiori sotto la brina o l’erba battuta dalla tempesta.
Ah, ora si fanno avanti le nostre pene:
è lui che la gente comune ama tanto.
Più volte li ho sentiti dire io stesso,
quando ho girato tra loro come un privato cittadino,
che l’esilio di Lucio era stato ingiusto 229
e avrebbero voluto Lucio loro imperatore.
T AMORA
Perché dovresti aver paura? Non è forte la tua città?
SAT URNINO
Sì, ma i cittadini stanno per Lucio
e si rivolteranno contro di me per aiutarlo.
T AMORA
Re, siano imperiali i tuoi pensieri, come il tuo nome!
Si offusca il sole, se i moscerini gli volano contro?
L’aquila concede agli uccellini di cantare
e non si cura 230 di quel che vogliano dire,
sapendo che con l’ombra delle ali
può a suo piacere fermarne 231 la melodia;
e così puoi tu con gli storditi 232 uomini di Roma.
Conforta, dunque, il tuo spirito; e sappi, imperatore,
che io incanterò il vecchio Andronico
con parole più dolci, eppure più pericolose,