Page 2049 - Shakespeare - Vol. 1
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per poterla vituperare e sfogare così la mia mente!
Il dolore nascosto, come un forno tappato,
brucia in ceneri il cuore che lo racchiude.
Dolce Filomela, 124 no, lei perse solo la lingua
e in un laborioso ricamo cucì il suo pensiero;
ma, amata nipote, quel mezzo a te è precluso.
Un più astuto Tereo hai tu incontrato,
che ti ha mozzato quelle graziose dita
che avrebbero cucito meglio di Filomela.
Oh, se il mostro avesse visto quelle mani di giglio
tremare come foglie di pioppo sul liuto
deliziando di baci le corde di seta,
non le avrebbe toccate a costo della vita.
O se avesse udito la divina armonia
che quella dolce lingua diffondeva,
avrebbe lasciato cadere il coltello, addormentandosi
come Cerbero ai piedi del poeta trace. 125
Vieni, andiamo ad accecare tuo padre,
perché una tale vista acceca gli occhi di un padre.
La tempesta di un’ora annega i prati fragranti;
che faranno interi mesi di lacrime agli occhi di tuo padre?
Non indietreggiare, noi piangeremo con te.
Oh, potesse il nostro compianto alleviare il tuo tormento!
Escono.