Page 2040 - Shakespeare - Vol. 1
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CHIRONE
Se ci riesce, che io diventi un eunuco.
Trasciniamo via suo marito in qualche buca nascosta
e facciamo un cuscino, del suo tronco morto, per la nostra lussuria.
T AMORA
Ma quando avrete il miele che ci piace 106
non sopravviva questa vespa, per pungerci tutti.
CHIRONE
Te l’assicuro, signora, ci pensiamo noi.
Vieni, donna, ora ci godremo con la forza
questa tua onestà ben preservata.
LAVINIA
O Tamora, tu hai un volto di donna...
T AMORA
Non voglio sentirla; portatela via!
LAVINIA
Buoni signori, supplicatela di ascoltare solo una parola.
DEMET RIO
Ascolta, nobile signora, sia tua gloria
vedere le sue lacrime: ma di fronte ad esse il tuo cuore sia
come l’inflessibile selce con le gocce di pioggia.
LAVINIA
Quando mai i figli della tigre istruiscono la madre?
Oh non insegnarle 107 la furia; lei te l’ha insegnata.
Il latte che da lei hai succhiato s’è fatto marmo;
già alla tua poppa prendevi la tua ferocia. 108
Ma non tutte le madri generano figli uguali:
supplicala tu 109 di mostrare pietà di donna.
CHIRONE
Cosa! Vuoi che mi dimostri un bastardo?
LAVINIA