Page 2039 - Shakespeare - Vol. 1
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mille diavoli, mille serpenti fischianti,
diecimila gonfi rospi e altrettanti porcospini 101
levano urli così paurosi e confusi
da far impazzire, o morire d’un tratto,
qualsiasi mortale che si trovi a udirli.
Appena finita questa storia infernale,
m’hanno detto che qui mi avrebbero legata
al tronco d’un lugubre tasso 102
abbandonandomi a tale morte miserabile.
E poi m’hanno chiamata sporca adultera,
Gota lasciva, e tutte le altre più aspre parole
di questo genere che mai orecchio abbia udito.
E se per meravigliosa fortuna non foste arrivati voi,
tale vendetta avrebbero eseguito su di me.
Vendicatemi, se amate la vita di vostra madre;
altrimenti non siate più chiamati miei figli.
DEMET RIO
Questo è la prova che sono tuo figlio.
Lo colpisce.
CHIRONE
E questo è la mia, messo a segno per mostrare la mia forza.
LAVINIA
Su, avanti, Semiramide, 103 no, barbara Tamora,
perché non c’è nome che s’adatti alla tua natura tranne il tuo!
T AMORA
Datemi il pugnale. Vedrete, ragazzi,
la mano di vostra madre riparerà i torti di vostra madre.
DEMET RIO
Ferma, signora, c’è dell’altro che le spetta:
prima si sbatte il grano e poi si brucia la paglia.
Questa mignotta 104 si vantava della sua castità,
del suo voto nuziale, della sua fedeltà,
e con questa speranza dipinta 105 sfida il tuo potere.
E se la dovrebbe portare nella tomba?