Page 1822 - Shakespeare - Vol. 1
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ATTO III EN

                                 Scena I EN

                        Entrano il Duca, Turione [e] Proteo.

DUCA

 Ser Turione, di grazia, lasciateci soli per qualche istante:
 abbiamo qualche segreto di cui parlare.

                                                                              [Esce Turione]
 Ora ditemi, Proteo, in che posso aiutarvi?

PROT EO

 Mio nobile principe, ciò che vorrei svelarvi
 le leggi dell’amicizia m’impongono di tacere;
 ma se ripenso ai graziosi favori
 che mi avete concesso, per quanto immeritevole,
 il senso del dovere mi pungola a riferire cose
 che niente al mondo potrebbe altrimenti cavare da me.
 Sappiate, nobile principe, che Ser Valentino, il mio amico,
 stanotte intende involarsi con vostra figlia.
 Soltanto io sono al corrente della trama.
 So che avete deciso di darla in sposa
 a quel Turione che vostra figlia detesta:
 dovesse ella venirvi così sottratta,
 sarebbe un gran tormento, alla vostra età.
 Pertanto, in nome del dovere, scelgo piuttosto
 di ostacolare l’amico nel progettato intento,
 che di serbare il segreto, gettandovi fra capo e collo
 un cumulo di dolori che potrebbero schiacciarvi,
 non prevenuti, e portarvi anzitempo alla tomba.

DUCA

 Proteo, ti rendo grazie della tua onesta dedizione.
 Per ricompensa, finché vivrò potrai disporre di me.
 Il loro amore, in più occasioni, l’avevo io stesso notato,
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