Page 1622 - Shakespeare - Vol. 1
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vorrebbe una catena. State attento;
state attento, padrone: sarà il diavolo
che un capo ne terrà, per spaventarci.
PROST IT UT A
Ridatemi l’anello, ve ne prego,
oppure la catena: spero proprio
non vogliate ingannarmi.
ANTIFOLO S.
Via, vi ho detto,
non voglio streghe intorno. Andiamo, Dromio.
DROMIO S.
Brutta la vanità, dice il pavone. 61
Voi lo sapete bene, mia signora.
Escono Antifolo e Dromio.
PROST IT UT A
Non c’è alcun dubbio, è diventato pazzo:
altrimenti non si comporterebbe
in questo modo. Quel mio anello vale
ben quaranta ducati, e mi ha promesso
in cambio una catena: ora lo nega.
La ragione per cui dico che è pazzo
oltre a quello che ho udito poco fa
è la storia pazzesca che ha narrato
oggi a pranzo: diceva che le porte
della sua casa erano tutte chiuse
e che non lo facevano passare.
È chiaro che sua moglie, spaventata
dai suoi furori, ha chiuso a bella posta.
Meglio ci vada io stessa, a casa sua,
e spieghi un po’ a sua moglie che, impazzito,
oggi lui mi ha costretta a farlo entrare,
mi ha strappato l’anello dalla mano:
mi sembra la migliore soluzione,
a quaranta ducati io non rinuncio.
Esce.
Scena IV