Page 1602 - Shakespeare - Vol. 1
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È una follia che nasce dai tuoi occhi.

ANTIFOLO S.

 Perché ho guardato il sole da vicino.

LUCIANA

 Fissa altrove il tuo sguardo, e rinsavisci.

ANTIFOLO S.

 Tanto varrebbe che chiudessi gli occhi
 e fissassi le tenebre.

LUCIANA

                Perché
 dici d’amarmi? Dillo a mia sorella!

ANTIFOLO S.

 A sua sorella!

LUCIANA

         Dunque a lei!

ANTIFOLO S.

                Oh, no!
 è a te che penso, a te che dei miei occhi
 sei la pupilla, il cuore del mio cuore;
 quel che mi nutre, quel che spero e bramo,
 mio cielo in terra, vero paradiso...

LUCIANA

 È a mia sorella che dovresti dirlo.

ANTIFOLO S.

 Prendi tu stessa il nome di sorella:
 sono parte di te, ti amerò sempre.
 Non hai marito ancora, io non ho moglie;
 dammi la mano.

LUCIANA
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