Page 1603 - Shakespeare - Vol. 1
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Aspettami un momento: Esce.
chiediamo a mia sorella se è d’accordo. 40
Entra Dromio di Siracusa.
ANTIFOLO S.
Come mai, Dromio, corri così svelto?
DROMIO S.
Mi conoscete, allora? Sono Dromio? Il vostro servo? sono io? me stesso?
ANTIFOLO S.
Ma sì, sei Dromio, il mio servo, te stesso.
DROMIO S.
No, sono un asino; non appartengo a me, ma a una donna; sono fuori di
me.
ANTIFOLO S.
Fuori di te? Di quale donna parli?
DROMIO S.
Altro che fuori di me, signore! Pare che io sia proprietà di una donna, che
sostiene di avere diritti su di me, e mi ossessiona; finirà per mangiarmi in
un boccone.
ANTIFOLO S.
Quali diritti accampa su di te?
DROMIO S.
Quelli che voi accampate sul vostro cavallo, né più né meno; e mi corre
dietro come una bestia - voglio dire, non è che lei mi voglia perché sono
una bestia: la bestia è lei, e a tutti i costi mi vuole per sé.
ANTIFOLO S.
Ma chi sarebbe?
DROMIO S.
Ah, persona di tutto rispetto: qualunque cosa si dica di lei, bisogna sempre