Page 1599 - Shakespeare - Vol. 1
P. 1599

dev’esserci un motivo a voi ignoto,
 e senza dubbio lei saprà spiegarvi
 perché troviamo la porta sbarrata.
 Ora ascoltate: andiamo via di qui,
 a pranzo, alla Taverna della Tigre;
 poi, verso sera, verrete da solo
 a chiedere ragione del mistero.
 Se riuscite a buttare giù la porta,
 in pieno giorno, davanti alla gente,
 che commenti malevoli, che lazzi
 volgari ci farebbero i passanti!
 Le calunnie poi circolano, rovina
 delle reputazioni intemerate;
 vi seguono insidiose nella tomba
 d’una generazione all’altra; la menzogna
 non lascia più la casa ove s’insedia.

ANTIFOLO E.

 Avete vinto. Me ne andrò in silenzio,
 e cercheremo a dispetto di tutto
 di finir la giornata in allegria.
 Conosco una ragazza assai socievole,
 di bell’aspetto, e anche spiritosa,
 un po’ selvaggia, eppure gentilissima;
 pranzeremo da lei. Questa ragazza,
 mia moglie spesso mi rimproverava
 di frequentarla; e giuro, fino a oggi,
 non era vero affatto. [Ad Angelo] Andate a prendere
 quel monile, che ormai sarà finito;
 e portatelo poi al Porcospino:
 è là che vive. Voglio regalarglielo,
 non foss’altro che per fare un dispetto
 a mia moglie. Signore, fate presto.
 Se a casa mia mi trattano così,
 troverò qualcun altro che mi accolga.

ANGELO

 D’accordo, ci sarò, fra circa un’ora.

ANTIFOLO E.

 Grazie. Potrà costarmi, questo scherzo.
   1594   1595   1596   1597   1598   1599   1600   1601   1602   1603   1604