Page 1580 - Shakespeare - Vol. 1
P. 1580
LUCIANA Escono.
Su, smetti questa folle gelosia
che fa male a te sola!
ADRIANA
Un torto simile
solo una sciocca senza sentimenti
potrebbe perdonare. È chiaro, ormai:
lui si sta interessando a un’altra donna.
Altrimenti perché non è con me?
Te l’ho detto, sorella, mi ha promesso
un bel monile, una catena d’oro;
ma io preferirei se ne scordasse 19
purché si ricordasse del suo letto.
Anche i gioielli più costosi e lustri
perdono prima o poi ogni attrattiva;
l’oro, che resta oro anche se passa
di mano in mano, con l’andar del tempo
può consumarsi a forza di contatti. 20
Lo stesso accade all’uomo, la cui fama
può durare o sparire tutt’a un tratto,
per colpa di calunnie o corruzione.
Non più gradita agli occhi del mio sposo,
la mia bellezza o quello che ne resta
annegherò nel pianto, e ne morrò.
LUCIANA
Quante vittime fa la gelosia!
Scena II EN
Entra Antifolo [di Siracusa].
ANTIFOLO S.
L’oro che ho dato a Dromio è già al Centauro,
e lui gira qui intorno per cercarmi,
a caso o forse con le indicazioni
del taverniere. Non l’ho più veduto
dopo averlo cacciato dal mercato,