Page 1577 - Shakespeare - Vol. 1
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Per forza esita! Si sottomette
chi non ha un’altra scelta. Consigliamo
la pazienza a chi piange, ed a chi soffre
pene e tormenti, ma se mai toccasse
a noi subirli, ben altri lamenti
noi leveremmo al cielo. Così tu,
che non hai un marito che ti opprima,
mi spingi a sopportare: bel conforto!
Al mio posto, non so che ne faresti
della sciocca 14 pazienza a cui mi esorti.
LUCIANA
E allora vorrà dire che un bel giorno
mi sposerò, solo per dimostrare
le mie ragioni. Ecco il tuo servo; penso
che anche tuo marito sia vicino.
Entra Dromio [di] Efeso.
ADRIANA
È a portata di mano, finalmente,
questo padrone tanto puntuale?
DROMIO E.
A portata di mani, oh sì, purtroppo c’ero io, e lo attesta la mia zucca.
ADRIANA
Gli hai parlato? Lo sai che cosa ha in mente?
DROMIO E.
Me l’ha fatto capire con le botte,
il diavolo si porti le sue mani;
e mica l’ho capito tanto bene.
LUCIANA
Parlava così oscuro che non hai colto il senso?
DROMIO E.
No, era chiaro, quei colpi li ho sentiti troppo bene, e così è diventato tutto
scuro e il senso non l’ho proprio visto più.