Page 1372 - Shakespeare - Vol. 1
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ORT ENSIO

     Signor Petruccio, vergogna! Siete da biasimare.
     Venite, signora Kate, vi terrò compagnia.

     PET RUCCIO

[A parte.]
     Mangialo tutto tu, Ortensio, se mi ami. -
     Buon pro ti faccia al tuo cuore gentile.
     Kate, sbrigati a mangiare. E ora, dolcezza mia,
     ce ne ritorneremo a casa di tuo padre
     a far festa agghindati come i migliori,
     con vesti e cappelli di seta, preziosi anelli,
     collari e polsini e gonne a sboffo e orpelli,
     scialli e ventagli e doppi cambi di crinolina, 247
     bracciali d’ambra, collane, e roba sopraffina.
     Allora, hai mangiato? Il sarto aspetta fuori,
     per agghindarti coi suoi splendidi 248 tesori.
                                           Entra il Sarto.
     Entra, sarto, vediamo questi ornamenti.
     Sciorina la veste.
                                         Entra il Merciaio.
                    Tu che porti, messere?

     MERCIAIO

     Ecco il cappello ordinato da Vossignoria.

     PET RUCCIO

     Ma come, è stato modellato su una ciotola! 249
     Una terrina di velluto! Puah! È uno schifo.
     È una conchiglia, un guscio di noce, una burla,
     una baia, una bolla, 250 una cuffia da neonato.
     Portalo via! Su, dammene uno più grande.

     CAT ERINA

     Non lo voglio più grande. Questo è di moda,
     e le gentildonne portano cappelli così.

     PET RUCCIO

     Quando sarai gentile, ne avrai uno anche tu,
     ma non prima.
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