Page 1325 - Shakespeare - Vol. 1
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unico erede delle sue terre e dei suoi beni,
 che ho accresciuto e non depauperato. Allora
 ditemi, se otterrò l’amore di vostra figlia,
 quale dote mi spetterà sposandola?

BAT T IST A

 Metà delle mie terre alla mia morte,
 e ventimila zecchini all’atto delle nozze. 119

PET RUCCIO

 E per questa dote io le garantirò,
 in caso di vedovanza, se mi sopravvive,
 tutte le mie terre e ogni altra rendita.
 Stendiamo perciò i contratti, 120 che i patti
 sian mantenuti da entrambe le parti.

BAT T IST A

 Sì, appena ottenuta la cosa basilare,
 ossia il suo amore; ché sta tutto lì.

PET RUCCIO

 Allora è niente. Perché vi dico, padre,
 ch’io sono perentorio quanto lei è fiera;
 e quando due fuochi furiosi s’incontrano,
 consumano ciò che alimenta la lor furia.
 Un focherello ingrossa con un alito di vento,
 ma le folate violente estinguon fuoco e tutto. 121
 Così farò con lei, e così lei mi cederà:
 io sono rude e non corteggio da bambino.

BAT T IST A

 Corteggiala pure, e buona fortuna. 122
 Ma armati contro le male parole.

PET RUCCIO

 Sì, sarò impervio come le montagne
 contro i venti, che non vacillano 123
 anche se quelli soffiano in eterno.

                          Entra Ortensio con la testa rotta.
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