Page 1322 - Shakespeare - Vol. 1
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Entrano Gremio, Lucenzio [travestito da Cambio] vestito da povero,
Petruccio con [Ortensio travestito da Licio e] Tranio [travestito da

    Lucenzio] col suo paggio [Biondello], con un liuto e dei libri.

     GREMIO

Buon giorno, caro Battista.

     BAT T IST A

Buon giorno, caro Gremio. Salute a voi, signori.

PET RUCCIO

 E a voi, signore. Di grazia, non avete
 una figlia di nome Caterina, bella e virtuosa?

BAT T IST A

 Ho una figlia, signore, di nome Caterina.

GREMIO

 Siete troppo brusco, andate per gradi.

PET RUCCIO                                         [Presenta Ortensio.]

 Voi mi fate torto, signor Gremio; permettete.
 Io sono un gentiluomo di Verona, signore,
 che udendo della sua bellezza e del suo spirito,
 della sua affabilità e timorosa modestia,
 delle sue doti eccelse e mansuetudine,
 osa sfacciatamente presentarsi come ospite
 a casa vostra, per verificare coi suoi occhi
 ciò che ha così spesso udito decantare.
 E per guadagnarmi la vostra accoglienza
 io qui vi offro uno dei miei uomini,

 conoscitore 112 di musica e di matematica,
 per rifinirne l’istruzione in quelle scienze
 delle quali so che non è a digiuno.
 Accettatelo, o mi farete torto.
 Si chiama Licio, nato a Mantova.

BAT T IST A

 Siete il benvenuto, signore, e pure lui,
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