Page 1092 - Shakespeare - Vol. 1
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RE RICCARDO
O Ratcliffe, ho paura, ho paura!
RAT CLIFFE
No, mio buon signore, non abbiate paura delle ombre!
RE RICCARDO
Per l’apostolo Paolo, delle ombre stanotte
hanno suscitato più terrore nell’anima di Riccardo
di quanto possa farlo la realtà di diecimila fanti
armati di tutto punto e guidati da quella nullità di Richmond.
Non è ancora giorno; andiamo, vieni con me;
starò a origliare facendo il giro delle nostre tende,
per vedere se qualcuno si prepara ad abbandonarmi.
Escono Riccardo e Ratcliffe.
Entrano i Nobili da Richmond seduto nella sua tenda.
NOBILI
Buon giorno, Richmond.
RICHMOND
Vi chiedo scusa, nobili Pari e vigili gentiluomini,
che abbiate qui sorpreso un pigro dormiglione.
I NOBILE
Come avete dormito, monsignore?
RICHMOND
Dal momento che mi lasciaste, signori miei,
ho avuto il sonno più dolce e i sogni di più buon augurio
che abbiano mai visitato una testa assopita.
M’è parso che le anime dei corpi assassinati da Riccardo
venissero nella mia tenda e cantassero vittoria.
V’assicuro che il mio spirito esulta
al ricordo d’un sogno così bello.
Signori, a che punto del mattino siamo?
I NOBILE
Sono quasi le quattro.