Page 1090 - Shakespeare - Vol. 1
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Riccardo, tua moglie, la sventurata Anne,                     [Esce.]
     tua moglie che non ha dormito con te un’ora sola tranquilla,
     adesso riempie d’angoscia il tuo sonno.
     Domani in battaglia pensa a me
     e cada la tua spada dal filo smussato: dispera e muori.
A Richmond
     Anima tranquilla, dormi un sonno tranquillo;
     sogna il successo e una felice vittoria.
     La moglie del tuo avversario prega per te.

                               Entra lo spettro di Buckingham.

     SPETTRO DI BUCKINGHAM

a re Riccardo
     Fui il primo ad aiutarti ad acquistare la corona.
     Fui l’ultimo a subire la tua tirannia.
     Oh, nel combattimento, pensa a Buckingham
     e muori nel terrore delle tue colpe.
     Continua a sognare, sogna di azioni sanguinarie e di morte;
     mancandoti il respiro, dispera; disperando, rendi lo spirito.

A Richmond
     Morii nella speranza, prima di poterti prestar aiuto;
     ma fatti animo e non lasciarti sgomentare.
     Dio e angeli benigni si battono a fianco di Richmond;
     e Riccardo cada, al vertice del suo orgoglio.
                                                                                            [Esce.]
                                       Riccardo si sveglia dal sogno con un sobbalzo.

RE RICCARDO

 Datemi un altro cavallo! Fasciatemi le ferite!
 Gesù, misericordia!.. Piano, non è stato che un sogno.
 O coscienza vigliacca, come mi tormenti!
 Le luci ardono azzurre; è mezzanotte fonda.
 Fredde stille di spavento coprono la mia carne tremante.
 Di che cosa ho paura? Di me stesso? Non c’è nessun altro presente.
 Riccardo ama Riccardo, cioè, io sono ben io.
 C’è forse un assassino qui? No. Sì, lo sono io!
 Fuggi, allora. Come, da me stesso? Ne avrei una buona ragione,
 per non vendicarmi? Come, io di me stesso?
 Ahimè, io amo me stesso. Perché? Per qualche bene
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