Page 1051 - Shakespeare - Vol. 1
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RE RICCARDO

 Richmond! L’ultima volta che fui a Exeter,
 il Sindaco mi mostrò per cortesia il castello
 e lo chiamò Rougemont; un nome che mi fece sobbalzare,
 poiché un bardo irlandese una volta mi disse
 che non sarei vissuto a lungo dopo aver visto «Richmond».

BUCKINGHAM

 Monsignore...

RE RICCARDO

 Sì... che ore sono?

BUCKINGHAM

 Ho l’ardire di rammentare a vostra Grazia ciò che mi promise.

RE RICCARDO

 Bene, ma che ore sono?

BUCKINGHAM

 Stanno per sonare le dieci.

RE RICCARDO

 Bene, lascia che sonino.

BUCKINGHAM

 Perché, lascia che sonino?

RE RICCARDO

 Perché, come l’automa dell’orologio, tu continui a battere
 fra il tuo mendicare e la mia meditazione.
 Oggi non sono in vena di regali.

BUCKINGHAM

 Volete compiacervi di soddisfare la mia istanza?

RE RICCARDO

 Tu mi secchi; non sono in vena.
                                        Esce [seguito da tutti tranne Buckingham].
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