Page 1048 - Shakespeare - Vol. 1
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RE RICCARDO                                              Esce [Paggio].

     Mi par di conoscerlo: vallo a chiamare.

[A parte]
     L’astuto Buckingham, dalle profonde riflessioni,
     non sarà più il confidente dei miei segreti.
     Ha tenuto il passo con me così a lungo senza stancarsi,
     ed ora si ferma a prender fiato! Ebbene, così sia.

Entra Stanley conte di Derby.

Dunque, lord Stanley, quali nuove?

ST ANLEY

 Sappiate, mio amato signore, che il marchese
 di Dorset, a quanto si dice, è fuggito
 da Richmond, nel paese dove questi dimora.

RE RICCARDO

 Vieni qui, Catesby. Diffondi la voce
 che mia moglie Anne è gravissimamente inferma;
 darò ordine che sia tenuta appartata.
 Cercami qualche gentiluomo oscuro e indigente
 a cui mariterò subito la figlia di Clarence...
 Quanto al maschio, è uno sciocco e non mi fa paura.
 Guarda come te ne stai trasognato! Ripeto, spargi la voce
 che la regina, Anne, è malata e in pericolo di vita.
 Datti da fare, poiché è essenziale
 che io soffochi qualsiasi speranza che, se alimentata, potrebbe

      nuocermi.
                                                                             [Esce Catesby.]

 Devo sposare la figlia di mio fratello,
 altrimenti il mio regno poggia soltanto su fragile vetro.
 Assassinarle i fratelli e poi sposarla...
 Incerta strada al successo! Ma mi sono
 inoltrato tanto nel sangue che un delitto se ne tira dietro un altro;
 la pietà lacrimosa non alberga in questi occhi.

                                        Entra Tyrrel.

Il tuo nome è Tyrrel?
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