Page 1016 - Shakespeare - Vol. 1
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HAST INGS
Va’, amico, va’: torna dal tuo padrone;
digli di non aver paura dei Consigli separati;
suo Onore ed io stesso saremo nell’uno
e nell’altro ci sarà il mio buon amico Catesby,
e nulla che ci riguarda potrà accadere in esso
di cui non sarò informato.
Digli che i suoi timori sono puerili e senza fondamento,
e quanto ai suoi sogni, mi meraviglio che egli sia tanto ingenuo
da prestar credito ai fantasmi d’un sonno agitato.
Fuggire dal cinghiale prima d’esser inseguiti
sarebbe aizzarlo a venirci dietro
e provocare un inseguimento mentre egli non intendeva darci la caccia.
Va’, di’ al tuo padrone d’alzarsi e venire da me, ed andremo insieme
alla Torre,
dove vedrà che il cinghiale ci tratterà cortesemente.
MESSO Esce.
Vado, monsignore, e gli dirò ciò che voi dite.
Entra Catesby.
CAT ESBY
Tanti buongiorno al mio nobile signore.
HAST INGS
Buongiorno, Catesby, sei in movimento di buon’ora.
Che novità, che novità, in questo nostro stato barcollante?
CAT ESBY
È proprio traballante, monsignore,
e credo che non starà mai ritto
finché Riccardo non indosserà la ghirlanda reale.
HAST INGS
Come indosserà la ghirlanda? Vuoi dire la corona?
CAT ESBY
Sì, mio buon signore.