Page 1013 - Shakespeare - Vol. 1
P. 1013

Be’, lasciamoli perdere. Vieni qui, Catesby;
 hai giurato solennemente di eseguire i nostri piani
 quanto di tenere gelosamente nascosto ciò che ti diciamo;
 conosci le nostre ragioni, che t’abbiamo spiegato cammin facendo:
 che ne pensi? Non sarà facile
 guadagnare alle nostre intenzioni William lord Hastings
 circa l’istallazione di questo nobile duca
 sul trono regale di questa nobile isola?

CAT ESBY

 Egli è talmente affezionato al principe, per amore di suo padre,
 che non si lascerà convincere a nulla contro di lui.

BUCKINGHAM

 Cosa pensi, allora, di Stanley? Neppure lui?

CAT ESBY

 Farà in tutto e per tutto come Hastings.

BUCKINGHAM

 Bene, allora non c’è altro da dire: va’, caro Catesby,
 e alla lontana, per dir così, sonda lord Hastings
 per vedere com’è disposto verso il nostro intento,
 e convocalo domani alla Torre
 per la seduta sull’incoronazione.
 Se lo trovi trattabile nei nostri riguardi
 fagli coraggio e digli tutte le nostre ragioni;
 se si mostra irremovibile, gelido, scontroso,
 non esserlo tu da meno e tronca la discussione,
 ed avvertici delle sue disposizioni;
 giacché domani terremo consigli separati
 in cui tu stesso avrai un incarico importante.

RICCARDO

 Salutami lord William; e digli, Catesby,
 che domani quella cricca inveterata dei suoi pericolosi nemici
 sarà salassata al Castello di Pomfret;
 e di’ a monsignore che, per la gioia di questa buona novella,
 dia un dolce bacio in più a madama Shore.
   1008   1009   1010   1011   1012   1013   1014   1015   1016   1017   1018