Page 1018 - Shakespeare - Vol. 1
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CAT ESBY

     Ambedue i principi vi tengono in gran conto,
[a parte]

     poiché contano di veder la sua testa sul Ponte. 36

     HAST INGS

     Lo so, e me lo sono ben meritato.

                                Entra Stanley, conte di Derby.

     Venite, venite: dov’è la vostra lancia per il cinghiale, amico?
     Avete paura del cinghiale e ve ne andate così inerme?

     ST ANLEY

     Buon giorno, monsignore; buon giorno, Catesby.
     Scherzate pure, ma per la santa Croce,
     a me non piacciono proprio questi Consigli separati.

     HAST INGS

     Signor mio, la vita mi sta a cuore quanto a voi
     e mai in passato, posso proclamarlo,
     m’è stata tanto preziosa quanto adesso:
     credete che se non sapessi che possiamo star tranquilli,
     sarei esultante come sono?

     ST ANLEY

     I nobili, ora a Pomfret, quando partirono per Londra
     erano allegri e pensavano di poter star sicuri,
     e non avevano infatti motivo di sospetto;
     eppure vedete come il cielo s’è presto rannuvolato.
     Questa improvvisa stoccata d’odio mi preoccupa;
     Dio voglia, dico io, che la mia si dimostri gratuita viltà.
     Allora, ci avviamo alla Torre? Il giorno è spuntato.

     HAST INGS

     Andiamo, suvvia; eccomi con voi. Sapete cosa, monsignore?
     Oggi i nobili di cui parlavate saranno decapitati.

     ST ANLEY

     Per la loro lealtà, essi avrebbero più diritto di conservare le loro teste
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