Page 546 - Galileo. Scienziato e umanista.
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mettere  da  parte  le  proprie  opinioni  in  totale  e  sincera
                obbedienza  alle  deliberazioni  della  Santa  Chiesa.  Sempre

                attento  a  rimuovere  il  piú  piccolo  ostacolo  alla  riabilitazione,
                Viviani  cercò  di  impedire  la  pubblicazione  delle  lettere  di

                Galileo  a  Sarpi  in  un’edizione  delle  opere  del  monaco
                scomunicato.  Nonostante  questi  sforzi,  né  i  Medici  né

                l’Inquisizione furono disposti a riprendere in considerazione il

                progetto di un monumento               143 . Viviani rispose trasformando la
                facciata della propria casa nel monumento piú sopra ricordato.

                Eretto piú o meno in occasione del cinquantesimo anniversario
                della morte di Galileo, può essere ancora consultato a Firenze,

                in via Sant’Antonino, da quei latinisti pazienti e dall’occhio di
                lince che si fermano di fronte al lusinghiero saluto: «O passante

                onesto e generoso!» (tav. 23)            144 .
                    Continuando  a  leggere,  il  viandante  onesto  apprende  i

                risultati  ottenuti  e  le  scoperte,  i  fatti  biografici  e  il  carattere
                eccellente  della  persona  cui  sono  dedicati  i  cartigli  in  pietra:

                l’«ornamento  dell’Italia,  la  luce  della  Toscana,  il  diletto
                dell’Europa  colta,  faro  in  un  mondo  che  fa  filosofia

                nell’oscurità, presidio e guida della natura, Edipo della saggezza
                dei mortali». Il cartellone si conclude con le qualità del maestro

                che ispirarono il  discepolo a  seguirlo sulla  strada della  verità.

                Queste  comprendono,  prima  fra  tutte,  «l’esempio  di  una  vita
                [vissuta] in odore di santità». La stretta osservanza, da parte di

                Galileo, dei comandamenti divini, la sua profonda conoscenza
                scientifica  e  la  sua  padronanza  della  geometria  lo  resero  in

                grado di portare alla luce «alcune verità dal numero infinito dei
                misteri  eterni».  Egli  capí  che  la  conoscenza  di  queste  verità

                poteva aiutare gli uomini ad avvicinarsi al loro Dio. Avere a che
                fare con gli uomini fu piú difficile e meno sicuro, ma Galileo

                seppe  come  fare.  Un  vero  Galileista  «accorre  decisamente  in
                difesa della verità e della giustizia; rifugge come la peste dalla

                menzogna,  dall’adulazione  e  dall’ipocrisia;  evita  di  perdere
                tempo e di poltrire; scrive col bronzo delle buone opere e con
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