Page 545 - Galileo. Scienziato e umanista.
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realizzare un monumento piú appropriato, un’esatta controparte
del monumento a Michelangelo, nella navata principale della
basilica. Quando Urbano venne a sapere del progetto convocò
l’ambasciatore Niccolini per una chiacchierata informale: «mi
voleva dire che non era punto d’esempio al mondo che [il
granduca erigesse tale monumento], mentre [Galileo] è stato qui
al Santo Offitio per mia opinione tanto falsa e tanto erronea, con
la quale anche ha impressionati molti altri». Il cardinale nipote
fece arrivare lo stesso messaggio a Ferdinando per tramite
dell’inquisitore fiorentino: «non è bene fabricare mausolei al
cadavero di colui che è stato penitentiato nel Tribunale della
Santa Inquisitione, et è morto mentre durava la penitenza,
perché si potrebbono scandalizzare i buoni, con pregiuditio
della pietà di S. Altezza» 142 . Le diverse strade che zio e nipote
seguivano con i loro ragionamenti portano alla medesima
conclusione, sottolineando il comportamento irrazionale di
Urbano nella vicenda: ai suoi occhi la dottrina di Galileo
rimaneva pericolosa e contagiosa; a quelli del suo segretario
esecutivo si traduceva nella questione di conservare l’autorità.
In ogni caso, Urbano negò a Galileo la sua tomba a Firenze,
come aveva fatto con Sarpi a Venezia, unendo nel limbo i due
vecchi amici che avevano avuto il coraggio di mobilitare la
scienza naturale e la storia ecclesiastica contro l’ordine
prestabilito.
Viviani dedicò gran parte della propria vita e della propria
fortuna alla realizzazione di un degno memoriale. Fece scolpire
un busto a partire dalla maschera mortuaria di Galileo, progettò
un monumento appropriato e diffuse la pia finzione che Galileo
fosse venuto al mondo quando la sua anima gemella,
Michelangelo, l’aveva lasciato. Tale finzione favorí una
quantità di analogie che portarono Galileo alla pari con il
«maestro […] inviato da Dio come esempio di quello che
poteva essere un artista». Allo stesso tempo Viviani dipinse un
quadro del proprio maestro come un vero cattolico desideroso di