Page 537 - Galileo. Scienziato e umanista.
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potissima. Galileo era diventato uno specialista di questa logica
grazie al proprio studio delle dimostrazioni matematiche: «In
quanto a questa parte, credo di havere appreso dalli
innumerabili progressi matematici puri, non mai fallaci, tal
sicurezza nel dimostrare, che, se non mai, almeno rarissime
volte io sia nel mio argumentare cascato in equivoci. Sin qui
dunque io sono Peripatetico». In secondo luogo, Aristotele
aveva anteposto l’esperienza dei sensi al ragionamento: «non
doviamo cedere alle autorità di altri, ma doviamo negarla a noi
medesimi, qualunque volta incontriamo il senso mostrarci il
contrario». Quanti preferiscono gli insegnamenti di Aristotele
all’esperienza dei propri sensi, e distorcono la sua filosofia per
coprire i propri errori, non sono buoni aristotelici: «io mi rendo
sicuro che se Aristotele tornasse al mondo, egli riceverebbe me
tra i suoi seguaci, in virtú delle mie poche contradizioni, ma ben
concludenti». Aristotele aveva insegnato che i cieli non si
alterano perché non aveva rilevato alcun cambiamento in loro;
se avesse potuto vedere ciò che Galileo aveva scoperto, avrebbe
riconosciuto che non sono immutabili perché ognuno può
vederli cambiare 122 .
Liceti scriveva piú velocemente di quanto gli uomini
normalmente leggessero: circa un libro alla settimana, si diceva.
Uno dei tre che mandò a Galileo alla fine del 1640 dimostrava
che la Terra occupa il centro dell’universo. Questa, reagí
immediatamente Galileo, «è [una questione] delle meno
considerabili in astronomia»: non conosciamo la forma
dell’universo o se abbia o meno un centro. Una questione piú
ragionevole è se la Terra sia al centro del sistema planetario, e
consente una risposta netta: «no». Gli aspetti con cui Marte si
presenta dimostrano chiaramente che noi ci troviamo lontani dal
centro dei suoi moti. «Un luogo che quasi per centro si potesse
costituire a tutti i pianeti, trattone la luna, conviene piú al sole
che ad altri». Abbandonate Aristotele su questo punto, Liceti!
Aveva incontestabilmente torto, puro e semplice, a mettere la