Page 536 - Galileo. Scienziato e umanista.
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sta alla forza «statica» del medesimo grave come il numero dei
momenti sta a uno. Dato che il tempo di caduta può essere
diviso in un numero infinito di istanti indivisibili, la forza della
percossa, che «porta a mio giudizio nella scena delle maraviglie
la corona del principato», era effettivamente meravigliosa,
essendo in linea di principio infinita. Né la cinematica
dell’accelerazione naturale del maestro, né la sua costruzione
della materia e del moto a partire da «infiniti» infinitesimi
indivisibili consentirono al discepolo di sviluppare con successo
una dinamica 120 .
Galileo ritornò a questioni di base rispondendo a Fortunio
Liceti (tav. 9), un aristotelico padovano dello stampo di
Cremonini, ma privo del suo stile. Nel 1639 Liceti pubblicò un
libro sulla pietra fosforescente di Bologna, che propose come
modello per la luce secondaria della Luna. In base a questa
analogia, la superficie della Luna assorbe la luce del Sole e la
rilascia successivamente nell’oscurità, proprio come il fosforo
di Bologna (ma piú lentamente). Ne seguiva che la spiegazione
di Galileo sull’alone lunare era sbagliata. Galileo rispose con
alcuni dei suoi tipici complimenti, che Liceti accolse in buona
parte e pubblicò, con il suo permesso, in una nuova edizione del
proprio libro. L’incontro con Liceti portò Galileo a rivedere il
proprio atteggiamento nei confronti di Aristotele; la conclusione
fu sbalorditiva: «vengo io imputato di impugnatore della
peripatetica dottrina, mentre io professo e son sicuro di
osservare piú religiosamente i peripatetici, o per meglio dire
aristotelici, insegnamenti, che molti altri li quali indegnamente
mi spacciano per avverso alla buona peripatetica filosofia» 121 .
«Che V. S. professi di non contradire alla dottrina
Aristotelica, mi è molto caro, – rispose Liceti, – si come (per
dirglielo liberamente) mi è molto nuovo, parendomi da gli scritti
suoi raccorre il contrario». Galileo replicò offrendo le ragioni
per cui ammirava Aristotele: la sua logica, innanzi tutto, le sue
regole per ragionare in modo corretto, la sua demonstratio