Page 529 - Galileo. Scienziato e umanista.
P. 529

decisamente piú promettente, la ripubblicazione in latino delle
                sue  opere,  con  l’eccezione  del  Dialogo,  garantendo  incentivi

                quali traduzioni a proprie spese, fatte nella propria prigione da
                un santo matematico, e l’offerta di comprare cento copie per sé

                stesso.  La  prima  collezione  di  opere  complete  di  Galileo  in
                latino  non  vide  la  luce  prima  della  sua  morte,  né  venne

                                                  98
                pubblicata  da  Elsevier ;  come  tappabuchi,  Galileo  spinse
                perché  l’Italia  fosse  inondata  da  copie  delle  traduzioni  di
                Bernegger  del  suo  innocuo  manuale  sul  compasso  militare  e

                della  provocatoria  Lettera  a  Madama  Cristina  di  Lorena,  «a
                                                        99
                confusione de’ miei inimici» .
                    Mentre lavorava al completamento dei dialoghi che presero
                poi il titolo di Discorsi, Galileo provò nuovamente a trovare un

                compratore per il proprio metodo di calcolare la longitudine in
                mare.  Nel  1620  le  contrattazioni  con  il  governo  spagnolo  si

                erano  risolte  in  un  nulla  di  fatto;  vennero  riprese  brevemente
                intorno  al  1630,  quando  Galileo  poteva  giovarsi  dell’aiuto  di

                Ippolito Francini, un esperto costruttore di lenti impiegato nella
                vetreria dei Medici. Sebbene Galileo si offrí di inviare Francini

                e  Vincenzo  Galilei  in  Spagna  per  riparare  le  lenti  rotte  e  per
                negoziare le autorizzazioni, la cosa non portò ancora una volta a

                nulla  100 .  Nel  1635,  in  considerazione  dello  spostamento  verso

                nord del potere marittimo e dei propri affari, Galileo si rivolse
                agli  olandesi,  che  avevano  offerto  un  premio  sostanzioso

                all’inventore  di  un  metodo  affidabile  per  calcolare  la
                longitudine in mare. Galileo aveva da offrire tavole e tecniche

                migliori  di  quelle  che  aveva  proposto  precedentemente,  e  un
                «giovilabio», uno strumento che rappresentava i movimenti dei

                satelliti  di  Giove  in  modo  relativamente  semplice,  pur  se  non
                proprio  preciso      101 .  E  questa  volta  poteva  offrire  un  incentivo

                irresistibile:  incoraggiato  dai  suoi  rapporti  con  gli  Elsevier  e
                interessato ora piú al riconoscimento che non alla rendita della

                sua invenzione, Galileo si propose di darlo al governo olandese
                «conoscendo  io  loro  esser  piú  atti  di  tutti  gli  altri  potentati  a
   524   525   526   527   528   529   530   531   532   533   534