Page 526 - Galileo. Scienziato e umanista.
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di molti gli hanno provocato, non accendessero nuove scintille
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[…] Ma seguitiamo la nostra materia» .
Il problema è ora quello di calcolare la gittata per ogni grado
di alzo, con le relazioni tanα = √(h/q), h + q = costante e R =
2√(hq). Questa formulazione mostra immediatamente che il
massimo si ha a 45°: ci si arriva domandandosi quale sia il
rettangolo hq con l’area maggiore fra tutti quelli con il
medesimo perimetro (h + q = costante). Tutti conoscono la
risposta: il quadrato con h = q = R/2. Ciò indica anche che per
valori di α equidistanti da 45° la gittata è la stessa: che infatti h
superi o non raggiunga R/2 di una quantità x, q deve fare
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esattamente il contrario, e R = 2√[(R /4) – x ] in entrambi i
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casi . Abbiamo dunque, per le gittate relative R(α):R(45°), per
le palle sparate con la medesima carica,
R(α) : R(45°) = √(qh) : R/2 = hctnα : R/2 = sin2α.
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(Gli ultimi due passaggi discendono da h = qtan α e h + q =
R).
A ricompensa della fatica fatta per seguire tutte queste
dimostrazioni, Salviati offre agli amici una piccola «maraviglia
e diletto». Sappiate dunque che una catena sospesa, lungo una
linea orizzontale, per due punti separati da una distanza
inferiore della lunghezza della catena, prenderà la forma di una
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parabola. O quasi . Simplicio non è molto contento di questa
notizia o della geometria che aveva dovuto sorbirsi per imparare
un po’ di fisica. Una rapida occhiata a quello che avrebbe potuto
dover sopportare – le vecchie proposizioni archimedee di
Galileo che l’Accademico aveva aggiunto al libro da cui stava
leggendo Salviati – lo scoraggiano completamente. Non
partecipa dunque alla discussione della quinta giornata sulla
percussione, che Galileo stese dopo la pubblicazione dei
Discorsi. Non si trattava di un addio: Galileo amava troppo
Simplicio per separarsi da lui, e come vedremo lo evocò per
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un’ultima conversazione sul proprio letto di morte .