Page 720 - Galileo Galilei - Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo
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Intera e nuova scienza dell’Accademico intorno al moto locale
          Il mobile cadente, quando si movesse col grado di velocità acquistato,

               per altrettanto tempo con moto uniforme, passerebbe spazio doppio
               del passato col moto accelerato

          Il moto de i penduli gravi si perpetuerebbe, rimossi gl’impedimenti
          Il  moto  naturale  si  converte  per  sé  stesso  in  quello  che  si  chiama

               preternaturale e violento
          Del  moto  misto  noi  non  veggiamo  la  parte  circolare,  perché  di  quella

               siamo partecipi
          Il moto comune è come se non fusse
          Il moto dell’occhio ci arguisce il moto dell’oggetto veduto

          Moto annuo della Terra devrebbe cagionar vento perpetuo e grandissimo
          Moto della barca insensibile a quei che ci son dentro, quanto al senso del

               tatto
          Moto della barca sensibile alla vista, congiunta col discorso
          Moto terrestre comprendesi nelle stelle

          Onde si comprenda il moto di un cadente
          Il moto nostro può essere interno ed esterno, senz’esser da noi compreso

          Moti degli animali son tutti d’una sorte
          Moti secondarii dell’animale dependenti da i primi

          Per il moto della Terra non si ricercano flessure
          Altra instanza contro al triplicato moto della Terra

          Più differente è il moto dalla quiete, che il moto retto dal circolare
          Moto delle parti della Terra, ritornando al suo tutto, può esser circolare
          Cresce la velocità nel moto circolare secondo che cresce il diametro del

               cerchio
          Moto dell’animale più tosto è da chiamarsi violento che naturale

          Moto dell’acqua tra ’l flusso e reflusso non interrotto da quiete
          Moto  annuo  della  Terra,  mescolandosi  con  i  moti  degli  altri  pianeti,

               produce apparenze stravaganti
          La quiete, il moto annuo ed il diurno devono distribuirsi tra ’l Sole, la

               Terra e ’l firmamento
          Il  solo  moto  annuo  della  Terra  cagiona  le  grandi  inegualità  de’  moti,
               apparenti ne i 5 pianeti

          Moto annuo della Terra attissimo a render ragione dell’esorbitanze de i 5
               pianeti

          Benché il moto annuo, attribuito alla Terra, risponda alle apparenze delle
               macchie  solari,  non  però  ne  séguita  che,  per  il  converso,  dalle



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