Page 719 - Galileo Galilei - Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo
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Nel moto circolare ogni punto della circonferenza è principio e fine
Moto retto de i gravi compreso da i sensi
Al moto circolare niuno altro moto è contrario Prova che il moto
circolare non ha contrario
Moti retti, con più ragione attribuiti alle parti che a gl’interi elementi
Moto delle macchie verso la circonferenza del Sole apparisce tardo
Moto diurno si mostra comunissimo a tutto l’universo, trattone il globo
terrestre
Moto diurno perché più probabilmente deva esser della Terra sola, che
del resto dell’universo
I moti della Terra sono impercettibili a gli abitatori di quella
Dal movimento diurno nessuna mutazione nasce tra tutti i corpi celesti,
ma tutte si riferiscono alla Terra
Moti circolari non son contrarii, per Aristotile
Moto delle ventiquattr’ore attribuito alla sfera altissima disordina il
periodo dell’inferiori
Moti delle stelle fisse si accelerano e ritardano in diversi tempi, quando
la sfera stellata sia mobile
D’un mobile semplice un solo è il moto naturale, e gli altri per
participazione
Il moto per le cose che di esso egualmente si muovono è come se non
fusse, ed in tanto opera in quanto ha relazione a cose che di esso
mancano
Il moto non è senza suggetto mobile
Moto e quiete accidenti principali in natura
Due cose si ricercano acciò il moto possa perpetuarsi: lo spazio
interminato, e ’l mobile incorruttibile
Moto retto non può essere eterno, e però non può esser naturale alla
Terra
Moto dell’aria atto a portar seco le cose leggerissime, ma non le
gravissime
Il mezo impedisce il moto de’ proietti, e non lo conferisce
Moto retto par del tutto escluso in natura
Instanza contro al moto diurno della Terra, presa dal tiro perpendicolare
dell’artiglieria
Moto impresso dal proiciente è solo per linea retta
Accelerazione del moto naturale de i gravi si fa secondo i numeri impari,
cominciando dall’unità
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