Page 684 - Galileo Galilei - Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo
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attribuiti dal Copernico al globo terrestre, debbano necessariamente
seguire simili alterazioni ne i mari quando, dico, altro non ci fusse,
questo solo mi par che superi di tanto intervallo le vanità introdotte da
tanti altri, che il ripensar solamente a quelle mi muove nausea; e molto
mi maraviglio che tra uomini di sublime ingegno, che pur ve ne sono
stati non pochi, non sia ad alcuno cascato in mente la incompatibilità che
è tra il reciproco moto dell’acqua contenuta e la immobilità del vaso
contenente la quale repugnanza ora mi par tanto manifesta.
SALV. Più è da maravigliarsi, che essendo pur
Non basta per
caduto in pensiero ad alcuni di referir la causa de
produrre il flusso e 46
reflusso un semplice i flussi e reflussi al moto della Terra, onde in
ciò hanno mostrato perspicacità maggiore della
moto del globo
comune, nello strigner poi il negozio non abbiano
terrestre.
afferrato nulla, per non avere avvertito che non
basta un semplice moto ed uniforme, quale è, v. g., il semplice diurno
del globo terrestre, ma si ricerca un movimento ineguale, ora accelerato
ed ora ritardato; perché quando il moto de i vasi sia uniforme, l’acque
contenute si abitueranno a quello, né mai faranno mutazione alcuna. Il
dire anco (come si referisce d’uno antico matematico) che il moto della
Terra, incontrandosi col moto dell’orbe lunare, cagiona, per tal contrasto,
il flusso e reflusso, resta totalmente vano, non solo perché non vien
dichiarato né si vede come ciò debba seguire, ma si scorge la falsità
manifesta, atteso che la conversione della Terra
Opinione di Seleuco
matematico non è contraria al moto della Luna, ma è per il
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medesimo verso: talché il detto e imaginato sin
reprovata.
qui da gli altri resta, al parer mio, del tutto
invalido. Ma tra tutti gli uomini grandi che sopra tal mirabile effetto di
natura hanno filosofato, più mi meraviglio del Keplero che di altri, il
quale, d’ingegno libero ed acuto, e che aveva in
Il Keplero viene con
mano i moti attribuiti alla Terra, abbia poi dato
rispetto accusato.
orecchio ed assenso a predominii della Luna
sopra l’acqua, ed a proprietà occulte, e simili fanciullezze. 48
SAGR. Io son d’opinione che a questi più specolativi sia avvenuto quello
che di presente accade a me ancora, cioè il non potere intendere il
viluppo de i tre periodi, annuo mestruo e diurno, e come le cause loro
mostrino di dependere dal Sole e dalla Luna, senza che né il Sole né la
Luna abbiano che far nulla con l’acqua; negozio, per piena intelligenza
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