Page 664 - Galileo Galilei - Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo
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trovai  che  ragguagliatamente  i  ritorni  in  qua,                Mediterraneo da
          cioè  le  navigazioni  da  levante  verso  ponente,                 levante verso ponente

          per  il  Mediterraneo  si  fanno  in  manco  tempo                  si fanno in tempi
          che le contrarie, a ragion di 25 per cento; talché                  più brevi che da

          si vede che sottosopra i venti da levante son più                   ponente verso levante.
          potenti che quei da ponente.           31

          SALV. Ho caro d’aver saputo questo particolare, che arreca non piccola
          confermazione per la mobilità della Terra. E se bene si potrebbe dire che

          l’acqua tutta del Mediterraneo cali perpetuamente verso lo Stretto, come
          quella che debbe andare a scaricar nell’Oceano l’acque de i tanti fiumi

          che dentro vi sgorgano, non credo che tal corrente possa esser tanta, che
          per sé sola bastasse a far sì notabil differenza: il che è anco manifesto dal

          vedersi  nel  Faro  ricorrer  l’acqua  non  meno  verso  levante  che  correr
          verso ponente.      32

          SAGR. Io, che non ho, come il Sig. Simplicio, stimolo di sodisfare ad altri
          che a me stesso, resto da quanto si è detto appagato circa questa prima

          parte;  però,  Sig.  Salviati,  quando  vi  sia  comodo  di  seguir  più,  sono
          apparecchiato ad ascoltarvi.
          SALV. Farò quanto mi comandate; ma vorrei pur sentire anco il parer del

          Sig.  Simplicio,  dal  giudizio  del  quale  posso  argumentar  quanto  io  mi
          potessi prometter, circa questi miei discorsi, dalle scuole peripatetiche,

          se mai gli pervenissero all’orecchie.
          SIMP. Non voglio che ’l mio parer vi vaglia o
                                                                          Dimostrasi, convertendo
          serva  per  coniettura  de’  giudizi  d’altri,                  l’argomento,
          perché, come più volte ho detto, io son de’
                                                                          il moto perpetuo
          minimi  in  questa  sorte  di  studii,  e  tal  cosa            dell’aria da levante
          sovverrà a quelli che si sono internati ne gli
                                                                          a ponente provenir
          ultimi penetrali della filosofia, che non può
                                                                          dal moto del cielo.
          sovvenire  a  me,  che  l’ho  (come  si  dice)
          salutata a pena dalla soglia: tuttavia, per parer vivo, dirò che de gli effetti

          raccontati da voi, ed in particolare in quest’ultimo, mi pare che senza la
          mobilità della Terra se ne possa rendere assai suffiziente ragione con la
          mobilità del cielo solamente, senza introdur novità veruna, fuor che il

          converso di quella che voi stesso producete in campo. È stato ricevuto
          dalle  scuole  peripatetiche,  l’elemento  del  fuoco  ed  anco  gran  parte

          dell’aria esser portati in giro, secondo la conversion diurna, da oriente
          verso occidente dal contatto del concavo dell’orbe lunare, come da vaso





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